Codice immagine: 26638

Alveo del sarcofago mummiforme di Djedhorefankh

Lui era un sacerdote. Fondo giallo; la parte superiore è dipinta a imitazione di una tenda, come i soffitti delle tombe tebane, e la lunetta sottostante riporta l'immagine della barca solare, con la prua e la poppa terminanti in fiori di papiro, su cui si trova l'immagine del disco solare, tra due urei, che sorge dall'orizzonte; al centro del registro c'è la personificazione dell'amuleto tit (il nodo isiaco): ha testa femminile e leva le braccia verso l'alto a sostenere il corso d'acqua su cui naviga la barca; ai lati dell'amuleto tit due sciacalli sono accovacciati su un santuario; il registro sottostante riporta due cartigli sormontati da un disco solare, in uno c'è la sequenza di segni men (stabile) kheper (apparire) ra (il dio ra), tra i due cartigli c'è un elemento decorativo khaker da cui si ergono due cobra con l'amuleto tit al collo; alle due estremità del registro, dinanzi a ceste ricolme di offerte, si trovano due volatili con teste femminili che portano le mani al volto nel tipico gesto del cordoglio; il registro sottostante è diviso in due scene quasi identiche: a sinistra una sacerdotessa offre incenso e papiri a Ptah, a destra compare un sacerdote di nome Djedkhonsu; la scena successiva è in una tenda: sopra un letto è stesa la mummia del defunto che il dio sciacallo Anubi sta finendo di preparare; i quattro vasi canopi, con i coperchi che riproducono le teste dei figli di Horus, sono sotto il letto; la scena più grande è sormontata da un fregio di urei con disco solare sul capo, c'è la mummia inghirlandata di fronte alla quale si trova un sacerdote sem che, identificato dalla pelle di pantera che copre la veste bianca, compie fumigazioni di incenso (il sacerdote aveva il compito di ridare vita alla mummia durante la cerimonia dell'apertura della bocca); tra le due figure si trova una tavola d'offerta sormontata da un fiore di loto, un altro fiore di loto è dietro una donna inginocchiata che in segno di dolore si strappa i capelli; le pareti laterali della cassa hanno in alto un cartiglio affiancato da due sciacalli distesi sopra due santuari e protetti dagli occhi udjat; sotto, un sacerdote che dà un mazzo di fiori e due coppe a una figura in trono che impugna i simboli del potere reale; dietro il trono c'è Anubu; nell'ultimo registro si trovano i quattro figli di Horus rappresentati come geni mummiformi, tra loro alcuni fiori di loto sembrano nascere dal suolo.

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