Bernini e il "bel composto". La cappella de Sylva in Sant'Isidoro

A cura di Angela Negro

Testi: Autori vari

Fotografie: Mauro Coen, Araldo De Luca, Claudio Ricozzi

Editore: Campisano, Roma

Dell'opera berniana, lungamente e ampiamente documentata e studiata, restano inevitabilmente in ombra alcuni aspetti e, seppur di rado, alcune creazioni. Il volume nasce quindi dall'esigenza di restituire giusta dignità all'opera berniana nella cappella de Sylva, alla quale si è definitivamente restituita paternità a seguito degli interventi di restauro effettuati nel 2002.

"È il caso della cappella fatta decorare nella chiesa francescana di Sant'Isidoro dal nobile portoghese Rodrigo de Sylva, fra il 1662 e il 1664, dove i due seplendidi monumenti sepolcrali, progettati dal Bernini, e la pala d'altare con l'"Immacolata" di Carlo Maratti, trasformano un ambiente ristretto, oscuro e di destinazione funeraria, in una sorta di scrigno lucente e prezioso.

Ma il risultato più soprendente è che, attarverso la pulitura di marmi e affreschi, la cappella si sia rivelata un esempio mirabile di "bel composto" berniniano, ossia di quella perfetta fusione, tipica del grande maestro, in cui architettura, scultura, pittura, marmi preziosi e stucchi, sfidando le difficoltà poste dall'angustia dell'ambiente, dispiegano sulle pareti uno spettacolo unitario, tipicamente barocco, dove si fondono in un contesto armonioso lìapparenza simbolica, la memoria dei committenti, e l'evocazione della realtà ultraterrena" (Cit. Angela Negro).