Marmi colorati. Le pietre e l'architettura dall'Antico al Barocco

A cura di Dario Del Bufalo

Testi: Dario Del Bufalo

Editore: Federico Motta Editore, Milano

Il volume intende seguire una traccia storico-cronologica dell'utilizzo della materia lapidea nell'architettura italiana, dall'epoca romana al Barocco: dopo un breve resoconto sui principali centri di produzione di marmi colorati nel periodo preclassico ed ellenistico (Cina, India, Babilonia, Grecia, Egitto), il volume si sofferma sullo splendore dell'arte lapidea nella Roma antica della Repubblica e dell'Impero.

La trattazione prosegue attraverso il periodo tardoantico, caratterizzato dal riuso di molti materiali di età classica, e il Romanico, con particolare attenzione alla dominazione normanno-sveva e alla rinascenza federiciana. Un capitolo a sè stante è dedicato a Venezia. A Roma nel XIII secolo si sono affermate alcune importanti famiglie di maestranze artigiane (si ricordino in particolare i Cosmati e i Vassalletto) che, dando vita a uno stile unico e originalissimo, diffondono anche all'estero il gusto per la stupefacente ricchezza delle decorazioni a litostrati. Si giunge così agli splendori del Quattrocento e quindi al Rinascimento, concludendo questo itinerario storico, storico-artistico e architettonico con la descrizione delle pietre colorate presenti nelle dimore della nobiltà e del clero e, soprattutto, delle cappelle gentilizie delle chiese.


I testi sono accompagnati da un ricco e variegato apparato iconografico che propone in molti casi pezzi unici e spesso fino a questo momento inediti. La pubblicazione è poi corredata da un campionario dei marmi colorati e da un abbaco delle geometrie, entrambi utili e fondamentali strumenti di studio per l'architetto e per il cultore della materia.